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Horror Vacui

by Preenz aka Lukiddu

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    Purchasable with gift card

     

1.
Sta navicella spaziale è varicella letale un'iniezione di astrazione tramite via epidurale /vola per vento lunare /tre percento di carburante in totale /merda letale /mista a ernia iatale /precisione di tiro manco Tex willer / nessuna ostentazione resto a terra Jim Miller / sillabe e scintille s/anno accompagnarmi lontano da ste faide per le armi di Achille/ noi come anfizioni /facciamo connessioni / è una cazzo di centuria che ti spazza via legioni// siamo il cuore pulsante dentro un corpo di cera// l'ultimo istante in compagnia di Anna Bolena/siamo perle dentro un grosso porcile/tutti vogliono uscire/il mercato ti fa marcire /qui mi mi spingono solo le mie vocine /mi dico sei bravo si / tutte le mattine /amo questi beats lo struscio delle puntine /il mio mic è un fucile uscito dalle fucine/ tutti in fissa per queste fottute di rime/come nel 96 per le scarpe con le lucine// L'amore per sta fiamma è immortale come dei/ sa come farmi male /proprio come lei / non voglio ingressi trionfali /come propilei tratto questa roba come fosse sacra / Khamenei dammi foglio dammi un altra biro un accendino illumina il flusso di un sospiro dammi cuffie e sedia frate passa un beat dammi un lume acceso il tempo di stare qui la pressione inizio a non sopportarla dammi un altra notte il o questa fammi prolungarla fame di sta merda tanta tappezzo pareti con mille fogli di carta
2.
Sono troppe le giornate che ancora non si risolvono /pochi tasselli in mano corrispondono compongono /un mosaico dal contorno irrealizzato /se ne guardo il risultato i miei gli occhi si confondono/ quante anime spezzate cercano inquietudine per restare sedate/navigo in acque ancora agitate / sirene cantate/ finchè le mie mani ghiacciate restan legate / qui le vite non si incontrano esistenze in contatto solo se si loggano /si baltano anche organo vero per meno di un quarto d'obolo /si dicono fratelli e ti pugnalan come Romolo / come fare a districarsi / sono giorni che non vado avanti /di cadute ancora troppe / ogni fine giornata la mia stanza è tra gli incensi come quella di Attalo I Soter /il peso di sta stilo spezza la clavicola e percuote /anche la particella quella più piccola/sto flusso in musica trasporta/ da una natura morta infima / fino a sopra gradoni di una ziqqurat /di versi ancora una miriade più dell Iliade son lame che tranciano tipo una triade / non ho mire demoniache /son solo io seguimi lontano dalle trame di Alcibiade/ Rit /è una Notte come un altra/ rincorredo l'alba/ tipo saga di Asgard freddo sulla mia faccia/di sinonimi a caccia /mentre il sole ghiaccia /per quelli della mia razza /vedi come passa l'orda oro di Sartak / mantenengo una mistura che è decisamente adatta /quello che scrivo difficilmente si adatta /lascio ai posteri un'atmosfera rarefatta// strofa 2 // Un altra sera di gennaio il mio sguardo è verso lo zenit / ho ancora i miei due bronchi maledettamente pieni / pensieri in andarivieni /il giorno tra poco inizia /quante notti spese tra i moniti della Pizia /perle di saggezza spiccia /nelle bocche di 4 cani che bevono i pianti amari di Clizia /una strofa dal mio immaginario inizia /salta il contenuto del mio cranio raggiunge l'iperuranio /ci perdiamo di se gli occhi apriamo//raccolgo le ceneri di sogni disperse nel circondario/ chiudo spliff in un sudario mi chiedo poi lapidario siamo quello che bramiamo o quello che raccontiamo ? le mie pagine son ruvide /il risveglio non mi porta uno sbadiglio ritenendolo inutile/ non provare a fare cose uniche non mi da rimorso manco senso di inettidudine / scrivo le mie dottrine mentre perdo diottrie ore abuliche /carta e penna uguale altitudine /è un'infinitudine di balzi /che accompagnano i miei passi attraverso kilometri di sintassi/ senza pronostico benevolo /deambulo disperso ai miei piedi non cè porfido disteso/respiro metricubi di monossido /rinchiuso in un panoptico senza nessun lume acceso rit
3.
Con il micro come arma cavalco ancora chimere /Sguardi lugubri si incrociano ai piedi di un candeliere //tra nugoli di scrupoli e ancora qualche bicchiere /si dilatano i confini non cadono le frontiere /noi chi siamo per davvero non lo diamo mai a vedere/ cerchiamo di nascondere il nostro istinto da fiere /metti via mezzo denaro per il vecchio battelliere/ (siamo) cellule impazzite che viaggiano battagliere / le dinamiche biochimiche ho rinunciato a capirle /ho fisime continue e continuo a seguirle/le cadute sul tatami cerco sempre di attutirle/ quelle di ogni giorno fatico invece a subirle/ho paure sostanziali non riesco a definirle / memorie polverose come le mura di Smirne /volo sopra le risme/ grazie alle stesse miste /la corrente non mi tocca l'atmosfera non esiste// ho una coscienza collaudata ignota/ recita in silenzio tipo Lupita Tovar/ rifiuta la tua falsa luce da esistenza prona / cerchi un posto all'ombra di una gigantesca piovra /che copre coi tentacoli mette alla prova / il nostro cuore non si trova /è avvolto in carta stagnola/ dietro il collo un tagliagola / aspettiamo noi l'arrivo di un altro Savonarola/ La mia sete di versi non si placa sei sorpeso come a Tokyo Tyson contro Buster Douglas// un ideatore dalla consistenza assai magra non arriva dove arrivan ste barre che sbranan/noi come bracconieri all'interno della savana /coi resti del tuo mc microfono cerbottana/questa musica è lo specchio di una società malsana/ vi date voi da fare col fare della puttana// conto i giorni utili /come una merce rara non si prezza // sono giorni futili senza gesta/ai piedi del letto ho ragni dentro una cesta/a destra sul mio petto dorme ancora Clitemnestra// vicino al punto di cottura più che a quello di rottura //mantengo una giusta postura /i giorni vanno veloce/ Lamborgini Miura/contro i soliti stronzi che tramano congiura// occhio alla cura a chi te la produce/ io sto assieme alle mie cuffie come Castore e Polluce è Milano che mi induce/ verso spartiti mega/ aspetto un beat ma come opliti il suono dell'auleta/ solo misere apparenze per ste utenze / è un declino dove vivo scarsità di frequenze//sempre a gremar essenze rimanendo in cerchio è l' l'assemblea di Clistene riadattata al cemento//
4.
Un altro foglio bianco con le mie rime restringo// un letamaio vario il calamio dove attingo// nelle terre dei perduti ancora mi sospingo //un vespaio ben nascosto al centro di un labirinto /sta roba gratta il suolo come King Mo// vivo di presagi resto nei peasaggi di un quadro fiammingo/ ho sbagliato spesso rotte dove mi son spinto/ non conosco più la notte cm i regni di Carlo V // non sai quante volte /ho perso direzione e svolte / a tre centimetri dal cuore ho spade dalla presa forte / di speranze ne ho ben poche /(quelle ancora non tolte) / qui ti prendon tutto senza bussar le porte / scorda leggi fisiche son verità critiche/se saltano le mani tipo dopo le filippiche/ per sti viaggi ste atmosfere son il più tarato / come è vero che mangio salato in situazioni chimiche / rit /incollato qui penso di andare lontano vedo l'orizzonte solo dentro un talismano incollato qui a volte sono lontano /gremo navigo tra gli astri come Parmitano/incollato qui non vado molto lontano/ resto ancora avvolto da inchiostro e poliuretano/ strage tra sti m'c della domenica a sera a cena/disastri tipo “trovata scatola nera”/ ci carichiamo di certezze /navighiamo tra apparenze/ ma il destino ci ricorda solamente le scadenze /vedo il mio futuro inconsistente /tra insolvenze /la biro blu errore grave sempre onnipresente / è una crisalide che mente /tra le stanze di un palazzo attalide/dove non cè piu niente/ ali aride /volano per cadere è improrogabile/come chi spezza la fiducia linea troppo labile/ sempre le stesse scene / una troia che va e viene/non le vediamo ai polsi abbiamo le stesse catene/ e siamo immobili tipo sulle spiagge le balene/ leoni di granito sulla porta di Micene/ dicono andrà bene/ le annate saran serene/ grandi cose si prospettano vedi ora c'è il grafene / io che fugga via da qui chi ci crede le quote son 20 a 1 tipo rissa al le Plaisir si vede Rit
5.
La disinformazione è ormai su ogni periferica / è una statistica fuori dall'aritmetica /spaventa il prossimo sai questa è la prima regola / Cristo non è ad Eboli / l'hanno visto con l'ebola / Pensieri deboli contro poteri forti /io con la biro stimolo corpi in rigor mortis/ stesse parole stessi posti/ti ripeti di continuo da sto schifo scappo a tutti i costi /conto presupposti / passano minuti tiri e sorsi /respiri a singhiozzi /riempitivi e sinossi /recidivi trascorsi /recidimi sti polsi /con sta roba un vero modo di esporsi/ a madre terra asportiamo le sue tube/io ho turbe colorate con un'atmosfera turpe / mentre recitiamo summe /viviamo tra le mummie/ il sapere tra gli account di youtubers / Rit ancora qua/ stesse storie in città /il lavoro non cè la mia vita non va stra istemi manomessi di continuo /vai tra/ di incazzarmi non ne trovi il motivo non è che non sia volitivo/ dai fra / dammi un beat vedi che ti combino parto dalla fine per arrivare all'inzio /a testa in giù a bordo di un precipizio Qui si continua a ben sperare di posticipare quando c'è da celebrare sai son tutti pronti a farlo/ fantasticare di rivoluzionare con lo spessore celebrale di uomo di Cro-Magnon / qui non si nuota c'è il ristagno/ l'isola del risparmio/ impara ad allacciarti da solo il guinzaglio /cash beez detta legge ovunque around me /non importa se di cashmere /resta il tuo bavaglio inermi come chi aspetta in cielo un presagio/ come vermi nel fango un nubifragio/ è disagio come conseguenza mentale /fidati /è schiavitù consensuale /integratori di coscienza da assuemere in tutta fretta / in allerta /col micro e baionetta/ un trentenne italiano e la sua stanzetta/ uccidi te stesso se sei in cerca di vendetta/ Rit

about

Mad soul music presenta "Horror Vacui" Ep. di Preenz aka Lukiddu.

E' un lavoro denso, pieno, dove il vuoto non ha trovato il tempo di manifestarsi perchè riempito dai flussi di coscienza del mc , dall'ansia di colmare con le parole il silenzio che lo circonda con un linguaggio che si muove tra lo scenario urbano, i riferimenti storici e mitologici che caratterizzano da sempre la sua scrittura.
Quattro delle cinque produzioni sono affidate al beatmaker Mad Soul Music , Wego FTS, che ha curato anche i mix e i master del progetto ; il beat del brano, “A testa in giu” è invece su produzione Weirdo dei Crazeology di cui è gia disponibile il video:

www.youtube.com/watch?v=tyPqwLdGgc0 .

Le grafiche sono a cura di Roksico.

credits

released March 16, 2015

Lyrics by : Preenz aka Lukiddu ( Mad Soul Legacy )
Track 1,2,3,4, Prod. by Wego FTS
Track 5 Prod. by Weirdo from Crazeology
Mix & Master by Wego FTS
Graphics by Roksico

Executive producer : Mad Soul Music ®

license

all rights reserved

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about

MAD SOUL LEGACY Milan, Italy

- Recording, Mix & Master Engeneer : Jangy Leeon & Wego FTS

- Lyrics by : Prinz a.k.a. Lukiddu , Roksico & Jangy Leeon , Huge
-Graphics by : Roksico
- Beats by : Wego FTS , Weirdo

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